mercoledì 12 gennaio 2011

Il Transito di Sant'Antonio

Il 13 giugno 1231, S. Antonio, trovandosi all'eremo di Camposampiero e percependo ormai prossima la sua morte, chiede ai frati di essere ricondotto nell'amato conventino di Padova dedicato alla Madonna.
Affaticato e debilitato, viene disteso su di un carro trainato da buoi e così percorre l'ultimo pellegrinaggio della sua vita accompagnato dai frati e da tanta gente che accorre al passaggio del mesto corteo.

Alla periferia di Padova, nel luogo chiamato Arcella, vive il suo definitivo transito da questa vita terrena al cielo. Le sue ultime parole sono la sintesi sublime del suo percorso umano e spirituale: "Vedo il mio Signore".

In ricordo di quel giorno, da secoli pellegrini e devoti del Santo ripercorrono il suo ultimo viaggio: dopo aver ricevuto la benedizione e la credenziale dai frati di Camposampiero, affrontano il lungo cammino (25 Km circa) per giungere prima al santuario dell'Arcella, sorto sul luogo della morte di Antonio, e infine alla meravigliosa Basilica che ne custodisce il corpo.

Qui, un gesto accomuna da sempre tutti i devoti: per qualche istante la mano accarezza la pietra tombale, mentre in silenzio si prega e si chiede l'intercessione del Santo.



(tratto da http://www.facebook.com/group.php?gid=109984479044401&ref=mf)