lunedì 13 giugno 2011

Sant'Antonio da Padova: Cenni Biografici


Religioso e Dottore della Chiesa

« Qui, in terra, l'occhio dell'anima è l'amore, il solo valido a superare ogni velo. Dove l'intelletto s'arresta, procede l'amore che con il suo calore porta all'unione con Dio »
(Antonio di Padova, Sermones)

Sant'Antonio di Padova, in portoghese Santo António de Lisboa, al secolo Fernando Martim de Bulhões e Taveira Azevedo (Lisbona, 15 agosto 1195Padova, 13 giugno 1231), fu un religioso portoghese canonizzato dalla Chiesa cattolica e proclamato nel 1946 Dottore della Chiesa[1]. Da principio monaco agostiniano a Coimbra dal 1210, poi dal 1220 frate francescano. Viaggiò molto, vivendo prima in Portogallo quindi in Italia ed in Francia. Nel 1221 si recò al Capitolo Generale ad Assisi, dove vide e ascoltò di persona san Francesco d'Assisi. Dotato di grande umiltà ma anche di grande sapienza e cultura, per le sue valenti doti di predicatore, mostrate per la prima volta a Forlì nel 1222, fu incaricato dell'insegnamento della teologia e inviato per questo dallo stesso san Francesco a contrastare la diffusione dell'eresia catara in Francia. Fu poi trasferito a Bologna e quindi a Padova. Morì all'età di 36 anni. È notoriamente e popolarmente considerato un grande santo, anche perché di lui si narrano grandi prodigi miracolosi, sin dai primissimi tempi dalla sua morte e fino ai nostri giorni. Tali eventi prodigiosi furono di tale intensità e natura che facilitarono la sua rapida canonizzazione, inferiore ad un anno (è il Santo canonizzato più rapidamente nella storia della Chiesa) e la diffusione mondiale della sua devozione, che lo rendono il santo più venerato al mondo.

Il contesto storico

Gli anni in cui visse Antonio da Padova si collocano intorno alla fine del Medioevo. Tutta l'Europa era scossa da profondi cambiamenti: la nascita della società urbana e dei Comuni; l'aumento della produzione agricola e la conseguente maggior mobilità delle persone con la ripresa di ampi commerci. Artigiani e commercianti, notai e medici, mercanti e banchieri iniziavano a dar vita ad una nuova classe sociale: la borghesia, che andava ad aggiungersi ai cavalieri, al clero e ai nobili.
In questo quadro di grandi cambiamenti, la Chiesa visse mutamenti significativi:
  • Il fiorire delle Cattedrali, monumento tipico della città che rinasceva: dopo l'XI secolo, la Cattedrale divenne (così come lo erano stati i monasteri nei secoli precedenti) il centro della vita religiosa.
  • L'epoca delle Crociate, in tutto sette: le prima nel 1096, l'ultima nel 1270.
  • L'epoca dei papi Innocenzo III e suo nipote Gregorio IX, difensori del potere papale e soprattutto papi che si inserirono nella grande riforma spirituale dei secoli XI-XII; entrambi avvertirono l'esigenza di rinnovare anche le istituzioni ecclesiastiche. Questo impeto di rinnovamento spirituale si espresse nella nascita di alcuni ordini religiosi sia contemplativi cistercensi sia più inseriti nella realtà sociale, come i cosiddetti Ordini mendicanti: francescani e domenicani.

La fine

Nel mese di giugno del 1231, pochi giorni prima della morte, Sant'Antonio soggiornò a Camposampiero, invitato dal conte Tiso per un periodo di meditazione e riposo nel piccolo romitorio nei pressi del castello. La tradizione vuole che qui si ebbe la famosa predica del Noce e dove ebbe la visione del Bambino Gesù, nella celletta dove si ritirava per la preghiera ed il riposto. Il 13 giugno 1231 si sentì mancare e, compreso che non gli restava molto da vivere, chiese d'essere riportato a Padova dove desiderava morire. Fu riportato verso Padova su un carro agricolo trainato da buoi (i venti chilometri della strada romana oggi sono chiamati via "del Santo"). In vista delle mura la comitiva incontrò frate Vinotto che, viste le condizioni del moribondo, consigliò di fermarsi all'Arcella, nell'ospizio accanto al monastero delle Clarisse dove sarebbe stato al sicuro dalle "sante intemperanze" della folla quando si fosse sparsa la notizia della morte. I confratelli temevano che la folla si precipitasse sul carro per toccare il corpo del Santo.
Al convento i confratelli adagiarono Antonio per terra. Ricevuta l'estrema unzione, ascoltò i confratelli cantare l'inno mariano da lui prediletto,"O gloriosa Domina"; quindi, pronunciate, secondo quanto riferito dall'Assidua, le parole Video Dominum meum (Vedo il mio Signore), morì. Aveva 36 anni.

(da Wikipedia, Enciclopedia Libera)

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